. Provincia storica della Repubblica Sudafricana. Occupa la
regione all'estremità meridionale dell'Africa Australe, lambita dagli
Oceani Atlantico e Indiano. È formata da una serie di altipiani
digradanti a terrazza, dall'interno verso le coste, con un'unica fascia
pianeggiante rappresentata dalla zona alluvionale della costa occidentale.
È attraversata per un buon tratto dal fiume Orange. Il clima è di
tipo mediterraneo a Sud, continentale e steppico a Nord. Dal punto di vista
economico, notevole importanza hanno l'agricoltura e i giacimenti minerari, in
particolare quelli diamantiferi. Numerose le industrie.
• St. - Colonizzata dagli agricoltori olandesi
(1652) e dai profughi calvinisti (1688), fu ceduta definitivamente agli Inglesi,
dopo alterne vicende, nel 1815. L'immigrazione inglese e l'abolizione della
schiavitù crearono nella colonia una progressiva tensione fra i due
gruppi nazionali. Mentre i Boeri si ritiravano verso l'interno, l'Inghilterra
iniziava l'espansione della colonia. Politicamente la
P. del C. ottenne
il riconoscimento della propria autonomia nel 1874. Nel 1909 essa entrò a
far parte dell'Unione Sudafricana (con la cui storia da allora si identifica),
costituitasi in seguito al crollo delle Repubbliche boere dell'Orange e del
Transvaal, sconfitte nella guerra anglo-boera (1899-1902). Nel 1994,
nell'ambito del processo di trasformazione politico-amministrativa del
Paese, venne smembrata in tre province distinte: Capo Occidentale (129.370 kmq;
3.956.875 ab.; capoluogo: Città del Capo); Capo Orientale (169.580 kmq;
6.302.525 ab.; capoluogo: Bisho); Capo Settentrionale (361.830 kmq; 840.321 ab.;
capoluogo: Kimberley).